Nonostante le difficoltà imposte dalle restrizioni relative alla diffusione del virus COVID-19, anche quest’anno è stato possibile portare a termine il monitoraggio della popolazione nidificante di falco pescatore ed effettuare regolarmente tutte le operazioni di campo. Il 2021 ha portato alcune buone notizie. In totale, si sono riprodotte 7 coppie di falco pescatore di cui 6 in Toscana ed 1 in Sardegna. Sono state deposte 19 uova, se ne sono schiuse 14 ed 11 giovani si sono involati. Tre piccoli purtroppo sono deceduti prima dell’involo. Ma andiamo a vedere i dettagli di ogni coppia. La coppia sarda, formata da un maschio di origine Corsa e da una femmina di origine sconosciuta, si era già riprodotta con successo nel 2020 e quest’anno si è ripetuta dando alla luce 3 pulli che si sono involati in estate. Le altre coppie, come ogni anno sono state quelle di: Parco Regionale della Maremma (3 uova deposte, ma zero schiuse), le due della Riserva Naturale della Diaccia Botrona, rispettivamente con 4 uova deposte e 3 pulli all’involo per il nido “indiano” e 3 uova deposte ed 1 solo pulcino nato ma poi morto perché caduto dal nido, per il nido “centrale”. Nelle oasi WWF invece, a sud la coppia di Orbetello ha deposto 3 uova da cui si sono involati 3 bellissimi giovani, mentre a nord la coppia di Orti-Bottagone ha deposto 3 uova da cui si sono involati 2 giovani. La settima coppia è una NEW ENTRY del 2021. Per la prima volta dopo oltre 50 anni di assenza, la specie è tornata a nidificare anche nell’Arcipelago Toscano e più precisamente nell’isola di Capraia. La coppia inesperta, alla sua prima esperienza riproduttiva, ha deposto 3 uova che purtroppo non si sono schiuse. Ciononostante, la notizia fa ben sperare per gli anni futuri. La speranza è quella che possano involarsi dei nuovi falchi pescatori anche da qui!
Bisogna aggiungere che al Parco della Maremma, ad inizio primavera, un’altra coppia formata dal nostro caro e vecchio (15 anni) Indy ed una femmina di origine sconosciuta, hanno provato ad accoppiarsi e a mettere su casa senza però deporre alcun uovo. Chissà che il 2022, non ci regali un’altra sorpresa ?!
Ma che fine hanno fatto i giovani falchi involatisi alla fine dell’estate? Quest’anno è stato possibile monitorare con i GPS satellitare 6 degli 11 individui che si sono involati. Brandy da Orti-Bottagone si è spostato nel sud della Francia presso le saline d’Hyères dove è ancora attualmente. Suo fratello Balù, è stato invece recuperato in Sicilia in evidentemente stato di deperimento a causa di una frattura agli arti che non gli permetteva di pescare efficientemente. Da lì è stato poi trasportato ad un centro di riabilitazione ove purtroppo è deceduto poco dopo il ricovero. Iapichino dal nido dell’indiano è morto poco lontano dal nido in Diaccia. Suo fratello Idem ha invece raggiunto con una lunghissima migrazione l’Africa sub-sahariana e più precisamente il Gambia dove però abbiamo perso sue tracce in Novembre a causa di una scarsa copertura del segnale. Omnia ed Orey, i due fratelli di Orbetello hanno avuto due sorti diverse. Il primo sta trascorrendo l’inverno nelle pescose saline di Trapani, nella Sicilia Occidentale, mentre Orey partito in migrazione in Agosto ha conosciuto la fine dei suoi giorni dopo pochi chilometri di volo. E’ stato infatti ritrovato folgorato sotto una linea della media tensione presso Bracciano, nel Lazio. Non abbiamo potuto far altro che registrare il dato e recuperare lo strumento.
2021