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I Nidi e le Coppie

Come nascono e dove si trovano
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Parco Regionale della Maremma:

Indy & Marion

Nel 2011, dopo vari anni di rilascio di giovani provenienti dalla Corsica (dal 2006 ben 33 piccoli), si è stabilizzata in Saline San Paolo, vicino al fiume Ombrone, nel Parco Regionale della Maremma, la coppia di falchi pescatori chiamati INDY e MARION. Indy è un maschio, con anello blu, nato in Corsica e portato appena nato in Maremma per il progetto di reintroduzione. Una volta divenuto adulto, ed essendo rimasto legato al suo territorio, ha incontrato una femmina di origine sconosciuta, Marion, senza anelli, nel periodo di passo migratorio, e si è formata così la coppia che ha costruito il nido naturale in cima ad un bellissimo albero nella zona di Saline San Paolo, molto vicina al fiume Ombrone dove cacciano e pescano le loro prede. Nel maggio 2011 sono nati i primi due falchi pescatori italiani dopo 42 anni, Gradelle e Primo. Gradelle è stata chiamata così perché il padre, INDY, era nato nel nido di Gradelle, in Corsica, prima di essere traslocato in Maremma. Primo perché è il primo falchetto maschio nato in Italia. Indy e Marion sono ancora oggi la coppia storica del Parco della Maremma e del progetto e si riproducono dal 2011. Un nuovo nido artificiale vicino al vecchio è stato costruito e occupato, dopo che nel primo aveva ceduto l’albero e di conseguenza il nido per intemperie e vecchiaia. Al 2024 sono nati ben 18 falchi pescatori in questo nido.

Riserva Regionale della Diaccia-Botrona

Primo & Eva

Nella Riserva naturale regionale Diaccia-Botrona, sulla costa non lontana dal Parco della Maremma, sono stati costruiti tre nidi artificiali con la speranza di vederli occupati dai falchi pescatori. E infatti nel 2014 la bella novità. La coppia formata da una femmina del progetto, prelevata dal nido in Corsica e trasportata in maremma nel 2010, chiamata EVA, e il maschio PRIMO, il falco pescatore nato in Italia nel 2011 al Parco Maremma da INDY e MARION, ormai adulti, hanno scelto la Diaccia Botrona come luogo adatto per pesca e nidificazione. Dal 2021 purtroppo EVA non è più tornata e si è stabilita una nuova femmina, LAVINIA. Al 2024 sono nati 19 falchi pescatori in questo nido.

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Riserva Regionale della Diaccia-Botrona

Geronimo & Pochaontas

Nel 2015, nel nido artificiale Arginone, sempre in Diaccia Botrona, si sono insediati e hanno formato coppia altri due falchi pescatori, di provenienza sconosciuta, senza anelli, chiamati GERONIMO e POCHAONTAS, che ad oggi hanno dato alla luce 19 piccoli falchi pescatori, tutti involati. Le due coppie convivono e sono ancora presenti nei rispettivi nidi, spostandosi ogni tanto sul terzo nido artificiale, chiamato Indiano, dove si spera possa riprodursi una terza coppia, data l’alta biodiversità, territorio e prede disponibili nell’area della Riserva.

Oasi WWF, Riserva Laguna di Orbetello

Mora & Orbetello

Nel 2018 un’altra bella sorpresa. Grazie al progetto e alla volontà del WWF Oasi Maremma era stato costruito un nido artificiale per falchi pescatori all’interno dell’Oasi WWF in una zona protetta ed adatta, nei pressi della laguna aperta, dove i visitatori non sono ammessi. Per due anni una femmina della Corsica, chiamata MORA, inanellata proprio in un nido in Corsica dal gruppo di lavoro corso-italiano, con i nostri Flavio Monti e Andrea Sforzi, aveva scelto il nido e la laguna di Orbetello per stabilirsi con una certa continuità, tranne brevi viaggi in Corsica. Nel 2017 un primo tentativo di riproduzione con un maschio di passaggio, con uova non schiuse. Nel 2018 si forma una nuova coppia, con un maschio sempre sconosciuto, chiamato ORBETELLO, e la bella conclusione con tre uova schiuse e tre nuovi falchi pescatori nati in una nuova area, chiamati OZZI, OLLY e OLAF. Mora ed Orbetello si sono riprodotti ancora, dal 2021 in nuovo nido, con un totale di 15 falchi pescatori nati da questa coppia. Mora ed Orbetello continuano a rimanere in maremma e non migrare, rimanendo nei pressi della Laguna di Orbetello tutto l’anno.

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Oasi WWF Orti-Bottagone

Ameriga & Sky

Sempre in maremma, nei pressi di Piombino, appena all’interno della costa, esiste una zona umida e Oasi WWF di Orti-Bottagone. Numerose volte i falchi della Diaccia Botrona e del Parco Maremma sono passati e hanno cacciato nei chiari dell’Oasi. Nel 2019 incredibilmente una coppia di falchi si è fermata ed ha trovato un nido artificiale di cicogna bianca su un traliccio dell’ENEL costruito per attrarre questa specie che si era riprodotta nell’Oasi. La femmina AMERIGA, nata in Diaccia Botrona nel 2016 nel nido Arginone da Geronimo e Pochaontas, ormai adulta, ha formato coppia con un maschio senza anelli e di origine sconosciuta, chiamato SKY. Hanno scelto il nido artificiale in alto al traliccio e si sono riprodotti con ben tre uova schiuse e tre giovani falchi involati con successo, chiamati BLU, BIZET e BILLY. Dal 2022 il maschio Sky, che non è più tornato, è stato sostituito da una nostra conoscenza, ANTARES, nato nel 2011 nel nido in Diaccia Botrona, oggi nuovo compagno di Ameriga. Nel 2022 non sono state deposte uova, ma poi nel 2023 e 2024 con Antares presente al posto di Sky la nidificazione è ripresa con successo. Fino al 2024 sono nati 10 falchi pescatori in questo nido.

Riserva naturale Duna Feniglia

Odaba & Ansedonia

A poca distanza dalla laguna di Orbetello, dove risiede la coppia Mora ed Orbetello dal 2018, un nido artificiale posto nella Riserva Naturale Duna Feniglia, parte che si affaccia sulla laguna e non sul mare, viene abitato da una coppia di falchi pescatori già dal 2021, con ripetute osservazioni di accoppiamenti e materiale portato al nido. Ma nel 2021 nessun uovo. Nel 2022 finalmente la coppia si stabilisce nuovamente nel nido, ma il maschio è una nostra conoscenza, ODABA, anello ICZ, nato ad Orbetello nella vicina Oasi WWF. La femmina, sconosciuta, viene chiamata ANSEDONIA, e nel 2022 vengono deposte due uova, di cui una si schiude e nasce così VIVIEN, anello IHF, prima nata a Feniglia. Si invola felicemente. Nel 2023 stessa coppia depone altre due uova e si schiudono entrambe, nascono così Freddy e Fiordaliso, che si involano felicemente anche loro. Fiordaliso, la femmina più forte, dotata di GPS arriva fino in Algeria e Marocco, dove ci risulta tuttora presente. Nel 2024 ben tre uova e nati, quindi 6 falchi pescatori nati fino al 2024 in questo nido.

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Riserva regionale Porto Conte - Sardegna

Nel 2020 la notizia che si aspettava da tempo. Il ritorno delle coppie in Sardegna. La vicinanza dalla Corsica, dove è presente la maggiore popolazione mediterranea, e i continui voli nelle coste sarde con soggiorni invernali ed estivi promettevano un gradito e ormai insperato ritorno di una coppia come nidificante. E finalmente nella calma del periodo Covid con pochi disturbi anche in mare, una coppia si è insediata nella falesia a strapiombo sul mare del Parco Regionale di Porto Conte, sopra Alghero, e ha creato un nido naturale. Il maschio con anello verde CBB che lo fa riconoscere nato e inanellato in Corsica. La femmina sconosciuta. Si schiudono due uova e i piccoli crescono forti e tranquilli, e si involano felicemente. Nel 2021 la coppia torna al nido e depone ben tre uova, che si schiudono con successo anche queste e i piccoli si involano e crescono ugualmente ben nutriti e protetti, anche grazie alla sorveglianza degli amici locali della LIPU e del Parco, oltre che del Gruppo Falco Pescatore. Nel 2022 si ripete la deposizione di tre uova e nascita 3 piccoli, ma con primo inanellamento e studio dei giovani falchi effettuato dal Gruppo Progetto. Tre anelli e gps permettono di seguire i falchi in migrazione e riconoscerli. Abbiamo scoperto così che la femmina è volata fino ad Algeria e Marocco, mentre i fratelli sono rimasti in zona Sardegna passando da ovest ad est e girando la costa sarda. La femmina risulta ancora in Algeria. Finora, al 2024, nati in questo nido 14 falchi pescatori.

Isola di Capraia - Arcipelago Toscano (Isola di Capraia)

Nel maggio 2011 una coppia si è insediata nel nido creato su falesia inaccesibile nell’Isola di Capraia, da sempre frequentata dai falchi e tranquilla, lontana da disturbi e di difficile avvicinamento. Tre uova sono state deposte dopo 60 anni nella zona dell’Arcipelago Toscano, data ultima nidificazione. Un evento eccezionale, al quale sono seguite cure dei genitori, entrambi sconosciuti, probabilmente provenienti dalla Corsica. Il maschio però era dotato di anello Euring per cui potrebbe essere anche un maschio del progetto che ha perso anello blu di riconoscimento, o comunque inanellato dagli studiosi. Purtroppo le uova non si sono schiuse, senza nascita dei piccoli, e comunque la coppia si è rivista anche negli anni seguenti, per cui speriamo ancora in una deposizione fertile e nascita da questa coppia. Insieme a quelle della Sardegna, unica in Maremma su falesia e mare, mentre tutte le altre sono nei pressi di fiumi e paludi.

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Parco Regionale Porto Conte Sardegna, nido nuovo

La nuova incredibile sorpresa 2024 arrivata all’improvviso, con coppia sul nido e uova già deposte. Nella stessa falesia del Parco Regionale Porto Conte, poco più a sud del primo nido, una nuova coppia in segreto aveva occupato il nido e deposto due uova. Non sappiamo la provenienza dei due falchi pescatori adulti della coppia, senza anelli. Ma depongono due uova e nascono due piccoli, ora ancora sul nido. Una bellissima notizia per la Sardegna e il Parco, oltre che per il Progetto, con otto coppie ora nidificanti, e due nelle coste sarde.